Coronavirus, le ipotesi delle misure dopo le feste. Possibile un provvedimento ponte fino al 15 gennaio.
ROMA – Un vertice di maggioranza per valutare le misure anti-Covid dopo le feste. Nessuna decisione è stata presa, ma il Governo starebbe valutando un provvedimento ponte fino al 15 gennaio, data della scadenza dell’ultimo dpcm.
Le ipotesi
Le ipotesi sono diverse e le decisioni saranno prese dopo il confronto con le Regioni e con il Cts. La bozza del calendario, anticipata dal Corriere della Sera, prevede misure regionali dall’11 al 15 gennaio in base al sistema a colori, mentre ci saranno provvedimenti nazionali fino al 10. Il 7 e l’8 l’Italia dovrebbe essere tutta in zona gialla e il 9-10 in arancione con la chiusura di bar e ristoranti. Non si esclude la seconda ipotesi sul tavolo del governo, ossia la zona Arancione il 7 e l’8 gennaio e la zona Rossa il 9 e il 10.
Sul tavolo del Governo anche il divieto di spostamento tra regioni e il numero massimo di 2 persone da ospitare a casa. Misure che potrebbero valere fino al 10 soprattutto la prima. Dall’11 potrebbe tornare il consueto sistema delle zone di rischio. La grande novità sembra essere rappresentata dalla revisione dell’indice Rt. Con un valore di 1 si entra in zona arancione e con 1,25 in zona rossa. Su questo punto si prospetta una battaglia con le Regioni.
Scuole
Il capitolo scuola continua a tenere banco nella maggioranza. Il premier Conte resiste e conferma il ritorno alla didattica in presenza al 50% dal 7 gennaio per i ragazzi delle scuole superiori. Ma anche in questo caso saranno fondamentale le prossime ore.
Cosa succede dopo il 15?
Nei prossimi giorni previsto un nuovo confronto nella maggioranza per valutare le misure da adottare nel nuovo dpcm. Molto dipenderà dagli effetti del lockdown natalizio. In caso di un rallentamento della curva possibili dei piccoli allentamenti, in caso contrario l’idea di anticipare il coprifuoco alle 20. L’unica certezza è quella del sistema a colori.
Vaccino
Nel vertice è stata espressa, come riportato dall’Ansa, apprensione per i ritardi dei vaccini. Possibile nelle prossime ore un confronto con il commissario Arcuri e le Regioni per fare il punto della situazione e chiedere un cambio di passo.